Salvatore Sereno
La vita e l’esperienza spirituale di Salvatore Sereno sono una testimonianza dell’opera che il Signore compie gloriosamente nel cuore di chi lo cerca. Salvatore nacque il 2 gennaio del 1917 ad Ercolano (Napoli). Il padre, Gaetano, di professione scalpellino, era di Ercolano, mentre la madre, Esilde Chitarini, originaria delle Marche. Salvatore fu il terzo di sei figli; durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nella Marina Militare e nel 1945 entrò come operaio nelle ferrovie dello Stato e nello stesso anno sposò Lidia Grasso, che sarebbe stata la sua compagna e collaboratrice anche nel servizio per il Signore. Ricevette il messaggio di salvezza per mezzo di Gesù Cristo nel 1951, in Ferrovia da un suo collega, il fratello De Martino. In quel periodo si creò un folto gruppo di testimonianza all’interno del deposito ferroviario di “Pietrarsa” di San Giovanni a Teduccio. Questi dedicavano la pausa pranzo al riunirsi insieme per condividere la Parola del Signore e testimoniare agli altri di queste meravigliose verità. Nel 1952, Salvatore Sereno, testimoniò della sua fede nel Signore con il battesimo in acqua nella chiesa di Capodimonte (NA) e, poco tempo dopo, fu battezzato nello Spirito Santo in una riunione di preghiera presso dei credenti a Matera. Sin dall’inizio manifestò il dono di parola che il Signore gli aveva dato, e nel corso della sua vita fu un dono che esercitò con perseveranza e costanza, non perdendo mai l’occasione di predicare con franchezza la Buona Novella. Partecipava all’edificazione del piccolo gruppo di credenti residenti a Portici, che si radunava presso la famiglia Cantucci e, poiché crebbero di numero, fu preso in affitto un locale in Piazza san Ciro fino a quando la comunità, sotto la sua guida, intraprese la costruzione del nuovo locale di culto di via Marittima, dedicato al Signore il 6 dicembre 1956. Cristiano di grande visione, per la sua opera di testimonianza e collaborazione con altri credenti nacquero le comunità di san Giovanni a Teduccio, Angri (SA), Torre del Greco, Scisciano, Marigliano, Poggiomarino, Ponticelli e San Giorgio a Cremano, tutte in provincia di Napoli, che globalmente contano oggi centinaia di credenti. Inoltre partecipò all’evangelizzazione delle comunità di san Sebastiano al Vesuvio, Ercolano, Sant’Anastasia e Civitavecchia. Chi ha conosciuto il fratello sereno ricorda il suo carattere riservato e dignitoso, nonché un profondo attaccamento all’Evangelo, la cui diffusione è stato il suo scopo di vita. Salvatore Sereno era un’autodidatta, ma le sue passioni ed attività spaziavano dalla pittura alla poesia, riconosciuta con vari premi che ha ricevuto e che lo hanno ispirato a scrivere molti cantici cristiani, parole e melodia, pur non conoscendo la musica. Uno di questi è presente nel nostro innario, Meraviglioso, ormai ben conosciuto da tutte le chiese delle ADI. Aveva uno spiccato senso organizzativo, ma soprattutto la giusta autorità spirituale che gli permetteva di condurre le comunità di Portici e di Torre del Greco con centinai di membri, semplici, fedeli, e zelanti che collaborarono con lui, in questa grande visione di evangelizzazione. In una delle zone più popolose della nostra nazione. Ormai ottuagenario, ha continuato a svolgere con fedeltà il proprio fedele ministerio cristiano, durato oltre cinquant’anni, nelle rispettive comunità. È morto il 29 ottobre del 2005, proprio come egli aveva desiderato, mentre stava elevando al Signore una preghiera durante i funerali della consorte del pastore della comunità di San Giovanni a Teduccio. |