Alfonso Melluso
Il pastore Alfonso Melluso accettò il Signore nel 1943, all’età di quindici anni. Fu il primo giovane della Chiesa di Napoli a farlo. Visse gli anni difficili della guerra, avendo già grandi responsabilità all’epoca della sua conversione nei confronti di suo zio, Salvatore Anastasio, primo credente e pastore pentecostale a Napoli, arrestato e inviato al confino di polizia per l’Evangelo. Ancora minorenne, s’interessò degli esercizi commerciali di questi, nonostante la giovane età, manifestando grande discernimento umano e spirituale e riferendogli di persona nel luogo di pena.In quel tempo frequentava oltre che il proprio pastore anche il poi primo Presidente ADI, Umberto Nello Gorietti e Aurelio Pagano che gli attribuivano l’appellativo di “giovane saggio”.
Per molti anni fu consigliere della chiesa ADI di Napoli, e con una certa consuetudine, quando era invitato, predicava la Parola di Dio nelle Chiese appena sorte nella provincia. Nel 1973-74, incoraggiato dal Pastore Mola, fu incaricato di prendere cura della comunità di Moschiano (AV), dove ora c’è oggi una fiorente Chiesa di una popolazione evangelica di settanta membri in un piccolo centro cittadino.
Con la scomparsa del pastore Pasquale De Martino, nel 1981, Alfonso Melluso fu incaricato di pasturare la chiesa di Napoli Secondigliano, un grosso quartiere di 55.000 abitanti nel Comune di Napoli adiacente ad altro altrettanto popoloso come Scampia. La Comunità aveva appena ricevuto in dono da alcuni fratelli della Svizzera un prefabbricato, dovuto al terremoto del 1980 perché il luogo di culto usato era divenuto inagibile. I Credenti secondiglianesi, guidati dal pastore Alfonso Melluso, hanno poi completato con gli anni l’edificio. Sotto la sua guida, la Chiesa ha vissuto un grande risveglio spirituale, tanto da divenire oggi una delle comunità più grandi della provincia di Napoli con una popolazione evangelica di oltre 300 membri. A quegli anni risale anche la decisione di dedicarsi con più dedizione all’Opera del Signore, lavorando solo la mattina, nonostante l’attaccamento al lavoro svolto per il Calzaturificio Melluso. Nonostante ciò è stato un imprenditore attivo fino a pochi mesi fa; dotato di particolare lungimiranza, ha guidato un’azienda di livello nazionale, dando testimonianza insieme con altri due suoi fratelli e tanti nipoti anche nel campo imprenditoriale della fedeltà del Signore. Il suo impegno è stato profuso anche come membro del Comitato di Zona, ricoprendone l’incarico di segretario dal 1983 al 2003, per venti anni esatti. E’ stato attivo nel ministero per un periodo che va dal 1974 al 2010, anno in cui il Pastore Sergio Chiribiri l’ha sostituito nella guida della chiesa di Secondigliano. Negli ultimi tempi amava ripetere: “sono rimasto nei banchi fino a quarantasei anni e ci sono ritornato per consigliare e confortare qualche cuore bisognoso”. Il Signore l’ha chiamato alla Gloria il 29 marzo 2012 dopo una malattia che l’ha fermato dalle sue attività spirituali e lavorative per non molti mesi. In tale prova è stato assistito dall’amore dei suoi familiari, dai Credenti pasturati e dai pastori del napoletano con le loro numerose visite per cui è stato esempio di fede per anni. Certamente è stato fedele fino alla fina e ora gli è riservata la corona della vita eterna. |