Memorie di un tempo che fu rendono testimonianza di una raccolta di libri infinita, immensa, culla di cultura, che ad Alessandria d’Egitto fu spazzata via da un incendio. Oggi le biblioteche ricercano le soluzioni più all’avanguardia per scongiurare ricordi nefasti (porte ignifughe e tagliafuoco, dimensioni ridotte, librerie informatiche, reperibilità di testi attraverso cataloghi on line) e alimentando competizioni su archivi, capienza, testi offerti all’utenza. Attraversando le lunghe corsie e sfogliando le polverose e antiche pagine, lo scibile umano è fotografato nelle sue debolezze e temerarietà, nelle sue ricerche e fra le fantasie audaci; mondi reali e universi inventati sono il contenuto prediletto di scaffali e scaffali, inventariati e codificati…
C’è una biblioteca troppo grande, però, alla quale non è sfuggito alcun evento della storia e dell’esperienza di ogni uomo. Così grande per un mondo troppo piccolo, così estesa per essere misurata, così voluminosa per essere iniziata, realizzata e completata: essa vive fulgida nella mente di Dio, nel Suo pensiero; non c’è particolare che sia sfuggito al Suo controllo. Questa è la biblioteca delle cose fatte da Gesù. Per te, per noi, per tutti quelli che sono lontani, per quelli che son stati e che verranno. In questa biblioteca ho immaginato di inoltrarmi curioso. Lì, superando i testi della creazione di ogni cosa, gli angoli dell’amore di Dio per il Suo popolo, mi sono fermato davanti al settore colorato: Conversioni. Ogni testo brillava: Cristo ne è l’autore di ogni pagina, di ogni missiva, di ogni “lettera, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che sono cuori di carne” (II Corinzi 3:3). Stesso argomento, testi diversi: vite trasformate dal peccato, dai legami materiali e spirituali, esperienze dell’Uno in Cristo, di nuove creature. Ho visto la storia di un persecutore poi perseguitato, Saulo da Tarso, che “ha combattuto il buon combattimento, finito la corsa, conservato la fede” (II Timoteo 4:7). Ecco fra le mani un tomo, scuro e prezioso, di un ministro etiope che esclamò: “Io credo che Cristo è il Figlio di Dio” (Atti 8:37). E più oltre un volume sottile, di un ladrone crocifisso, il quale si espresse verso il Salvatore: “Ricordati di me quando sarai nel Tuo regno” (Luca 23:42). E che dire della galleria Guarigioni, Opere potenti, Riempimento dall’Alto, Forza nella Prova? Un labirinto d’edificazione, un reticolo di esperienze, una biblioteca sempre in aggiornamento.
E fra le cose che Gesù ha fatte, ho trovato anche la mia storia.br>Dio ha fatto e farà ancora qualcosa anche per te, ed un altro libro sarà scritto per raccontare agli altri l’opera inesauribile e generosa di Gesù. “Non dimenticare alcun dei benefici Suoi”! Cristo ha messo mano alla penna: Egli segnerà ancora, in maniera indelebile, un’altra esperienza di benedizione nelle bianche pagine della tua vita.