Nella corsa della vita è abitudine assodata l’incorrere nella distrazione, nel procrastinare, nel rimandare o “saltare” volontariamente qualche responsabilità, nella consapevolezza che l’ostacolo sarà ricondotto dalla “corrente” ben poco più avanti. Chi ha l’udito sviluppato al sentire la voce di Dio è allertato sul pericolo di crepe, brecce, “rigonfiamenti” curiosi che l’occhio vede e contemporaneamente nasconde. Fermatevi, dice Iddio, e riconoscete le vostre vie. C’è una stanza, ad esempio, impolverata e disordinata: è la cameretta segreta, dove Gesù ci ha detto di entrare e serrare l’uscio per pregare il nostro Padre celeste. Un credente fortificato e ripieno dello Spirito Santo trae vigore sulle sue ginocchia, nella preghiera personale, quando riordina nella sua “giornata” quel luogo nascosto: scoprirà che il Padre celeste vede nel segreto per dare la ricompensa. Anche quella stanza dove si riunisce la famiglia insieme è forse un luogo trascurato: orari diversi non conciliano l’unione di ogni membro… poi parla la televisione o i rumori del deglutire i pasti nell’estraneo silenzio. E la fretta congestiona i rapporti, i legami, ogni tipo di confidenza… noi, però, siamo la Famiglia di Dio, e così non va! E la camera di sopra, quell’alto solaio dove Cristo si manifesta per mezzo del Suo Spirito quando due, tre o centoventi si riuniscono? Non siamo di quelli abituati a trascurare la comune adunanza!(?) Anche la via di casa tua, la casa del tuo parente lontano da Dio o del tuo vicino può essere un luogo trascurato (dell’orfano, della vedova, dell’ammalato, dell’affamato, dell’assetato… basterebbe un bicchiere dato a uno di questi minimi fratelli e ci sarebbe festa nel cielo)! Anche perché i “Siri” hanno già progettato di far stabile dimora proprio in quei luoghi che il tuo occhio ha sbadatamente ignorato: non permettere al Nemico di accamparsi, ma vigila senza stancarti, ed Egli fuggirà sconfitto.