Le risposte del Cristo sono davvero straordinarie! Gesù non usa la Sua potenza su richiesta di Satana, ma solo per ubbidire al Padre che è nei cieli. Cristo sconfisse il nemico usando semplicemente la Sua divina Parola. Dopo aver digiunato per quaranta giorni, ebbe fame e il diavolo gli suggerì di trasformare le pietre in pane, ma Gesù rispose: “Sta scritto: non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio” (Matteo:4:4). È ancora dinanzi alle continue tentazioni, Egli si servì nuovamente della potenza della Parola rispondendo: “Non tentare il Signore Dio tuo” (v.7). Il nemico si ripresentò mostrandoGli tutti i regni della terra e la loro gloria dicendoGli: “Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori” (v.9), ma Gesù rispose ancora una volta con la Sua autorità: “vattene satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto” (v.10). Satana lo tentò con “la concupiscenza della carne” (vv.2-3), con “la concupiscenza degli occhi” (vv.8-9) e con “la concupiscenza della vita” (vv.5-6). O cari fratelli ed amici, se solo riuscissimo ogni giorno ad avere più fiducia nella Parola di Dio sicuramente le nostre battaglie spirituali sarebbero meno cruenti e difficili. In questo brano della Scrittura vediamo Gesù che con calma e serenità supera la prova usando “la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Ef.6:17). Come la spada era l’unica arma del soldato, così la Parola di Dio è la sola arma necessaria, infinitamente più potente di qualsiasi arma utilizzata da Satana. Essa è utile sia in senso difensivo, per parare gli attacchi dell’avversario, che offensivo, per distruggere le strategie nemiche. Questa spada coincide con la Verità della Scrittura, infatti “sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo” (II Cor.10:3-5). Caro amico, riponi la tua fiducia nella Parola del Signore, essa è ancora oggi “vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetra fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i se virtù dello Spirito Santo” (Matteo 1:18), mentre l’angelo inviato dal Padre rassicura Giuseppe dicendogli che il nascituro proveniva “dallo Spirito Santo” (Matteo 1:20). Sappiamo pochissimo sui primi anni della vita di Gesù, difatti l’uomo ha voluto tentare di riempire tali lacune. Ecco perché nei primi secoli sono stati redatti numerosi vangeli apocrifi. L’unica cosa che viene evidenziata dai Vangeli è che il fanciullo “cresceva e si fortificava, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra lui” (Luca 2:39,40). Prima che iniziasse il Suo ministerio pubblico, Gesù si recò al Giordano per essere battezzato. In quella occasione “mentre pregava, si aprì il cielo, e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto” (Luca 3:21-22). L’Antico Testamento riporta diverse profezie che collegano l’opera dello Spirito Santo specificatamente al ministero terreno di Gesù. In una di queste profezie il Messia stesso afferma: “Lo Spirito dell’Eterno è su me, perché l’Eterno m’ha unto per recare una buona novella agli umili; m’ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la libertà a quelli che sono in cattività, l’apertura del carcere ai prigionieri, per proclamare l’anno di grazia dell’Eterno” (Isaia 61:1,2). Quando Gesù lesse questi versi nella sinagoga di Nazaret aggiunse: “Oggi, s’è adempiuta questa scrittura, e voi l’udite…” (Luca 4:16-22). Cristo comprese che questa unzione serviva per annunciare agli altri il Vangelo del regno di Dio. Dopo il Suo battesimo, fu condotto dallo Spirito nel deserto. Marco dice che lo Spirito Santo “lo sospinse nel deserto”. Lo Spirito Santo è lo Spirito di Cristo, infatti il Nuovo Testamento usa diverse espressioni che definiscono il tipo di rapporto sussistente tra lo Spirito Santo e Gesù. Egli è chiamato, “Spirito di Gesù” (Atti 16:7), “Spirito di Cristo” (Rom.8:9), “Spirito del Figliuolo di Dio” (Gal.4:6). Gesù fece tutto nella potenza dello Spirito. Ogni guarigione che Gesù effettuò era mossa dallo Spirito. Quando, infatti, liberava gli uomini dalle catene della schiavitù, la potenza e l’autorità dello Spirito veniva esercitata su di loro per mezzo di Lui. Gesù risuscitò i morti per la potenza dello Spirito, Egli adempiva le promesse dell’Antico Patto: “Ecco il mio servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l’anima mia si è compiaciuta. Io metterò lo Spirito mio sopra di lui” (Matteo 12:18). Lo Spirito Santo risuscitò Gesù dai morti dandogli un corpo glorificato, infatti Paolo afferma che “…se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (I Cor.15:20,44,45). Dopo la sua resurrezione fu Gesù che, come Signore risorto e glorificato, inviò lo Spirito Santo ai Suoi discepoli (Atti 1:3-5).