Ogni parola pronunciata dal nostro Signore accende nel cuore del credente una viva speranza, anche quando egli sta attraversando “la valle dell’ombra della morte” (Salmo 23:4). Il nostro verso è tratto dalla ormai famosa storia della morte di Lazzaro, fratello di Marta e di Maria e amico intimo di Gesù. Le due sorelle, distrutte dalla tragedia, “montano in cattedra” e cercano di insegnare a Gesù quello che si sarebbe dovuto fare per tempo. Infatti, “come Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro… e disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto…” (v.20). Anche Maria pronunciò le stesse parole di sua sorella (v.32). Dio Sia lodato! In un’atmosfera di morte, di rovina, di angoscia e di dolore, il nostro Signore riesce a infondere vita e speranza, pronunciando parole di una grande profondità spirituale. Lazzaro era già morto da quattro giorni, ma Gesù con piena certezza esclama: “io sono la resurrezione e la vita”. Caro amico, vai a Gesù adesso, rivolgi al Donatore della vita fisica e spirituale la tua umile preghiera ed Egli dall’alto dei cieli, dal Suo trono di gloria e di splendore ti riempirà di vita e di speranza. Anche se dovessimo passare per la morte fisica, pure il Signore ci accoglierà nella gloria beata del cielo, gioiamo in Lui. Inoltre la Bibbia afferma che “…il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo e i morti in Cristo risusciteranno i primi” (I Tess. 4:16). L’apostolo Paolo, ancora una volta illuminato dalla conoscenza dell’Evangelo, spiega quanto è importante che il credente non rimanga in “ignoranza circa quelli che dormono”. L’apostolo continua dicendo, “affinché non siate rattristati come gli altri che non hanno speranza, perché se crediamo che Gesù morì e risuscitò, così pure, quelli che si sono addormentati, Iddio per mezzo di Gesù, li ricondurrà con esso lui”. Egli è stato il primo fra i morti, e perché Cristo è risorto anche i credenti risorgeranno dai morti ad “incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. consolatevi gli uni e gli altri con queste parole” ( I Tess. 4:17,18; I Cor.15:20,22,23; Filip.3:21). La resurrezione dei credenti che ci hanno preceduto mette nei nostri cuori una dolce e beata speranza “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati…” (I Cor. 15:22,23). Cosi tutte le anime che aspettano nel riposo il trionfo finale del Signore, riceveranno in quel preciso momento il corpo della resurrezione.